Tifo Francesco Vorraro. Da quando ho conosciuto lui e Luciano Bifulco la mia vita è cambiata. In meglio. Merito di un altro mio grande amico, il maestro pasticciere Alfonso Pepe.
Ne è nata un’amicizia solida che si basa su profondo rispetto e, soprattutto, su un grande entusiasmo per il territorio e su un sogno: riportare tutta la produzione agroalimentare, allevamenti inclusi, in Campania. Perché bisogna rimboccarsi le maniche. E lo si può fare solo con idee giovani.
Negli ultimi mesi, ho girato come una trottola. Il caso ha voluto che dall’estate a oggi andassi ovunque, ma non da loro, nell’insostituibile “Braceria Bifulco” a Ottaviano. E martedì 23 febbraio scorso, mi sono imposta come dovere morale di trascorrere una serata con loro.
Sì, perché lo chef (Francesco) e il patron (Luciano) sono l’unica coppia professionale che si intende solo con uno sguardo evitando parole superflue. Francesco impiatta e trasforma l’alta qualità che Luciano ricerca.
E così mi sono lasciata prendere per la gola da uno chef in un grande momento di grazia e creatività.
Dopo otto giorni, è difficile cercare di ricordare tutto ciò che ho mangiato. Forse mi vergogno? Ma ci proverò lo stesso.
Oltre ai pani che vale sempre la pena divorare,

Braceria Bifulco, I Pani
Francesco ha incominciato facendo sfilare lo stinco di maialino nero con verdurine croccanti su crema di porcini,

Braceria Bifulco, Stinco di maialino nero con verdure croccanti su crema di porcini
la tartare di marchigiana con burro di Normandia e acciughe del Cantabrico,

Braceria Bifulco, Tartare di marchigiana con burro di Normandia e acciughe del Cantabrico
il maialino nero con friariello liquido e papaccella napoletana al salto.

Braceria Bifulco, maialino nero con friabile liquido e pappardella napoletana al salto
Questo solo per allenarsi un po’. Ad accompagnare le prelibatezze il vino rosso Toscana Igt “Santa Cristina Le Maestrelle” dei Marchesi Antinori.
Poi Francesco continua con la minestra che si innamora del bollito

Braceria Bifulco, Minestra che si innamora del bollito
che precede il mezzo pacchero Gentile alla “genovese” con cipollotto nocerino e pollo bio

Braceria Bifulco, Mezzo pacchero Gentile alla “genovese” con cipollotto nocerino e pollo bio
e lo spaghetto Gentile con cime di rapa, stracciata e alici di Cetara.

Braceria Bifulco, Spaghetto Gentile con cime di rapa, stracciata e alici di Cetara
Di tanto in tanto, Luciano, sempre impegnato per controllare il gradimento dei suoi clienti in sala, si ferma per chiacchierare.
La sfilata continua con la tagliata di chianina Igp con scarolina riccia crudo-cotta.

Braceria Bifulco, Chianina Igp con scarolina crudo cotta
Arriva anche il momento dei dolci. Potevano mica mancare?
E così ci sono il babà-burger,

Braceria Bifulco, Babà burger
una di quelle idee che solo la mente di Francesco può generare, la sfogliatella schiacciata

Braceria Bifulco, Sfogliatella schiacciata
e il tortino al pistacchio di Bronte.

Braceria Bifulco, Tortino al pistacchio di Bronte
Vado via soddisfatta e orgogliosa. Luciano Bifulco e Francesco Vorraro sono due giovani che non si accontentano mai dei risultati e si impegnano per raggiungere nuovi traguardi con la speranza di essere considerati come riferimenti di qualità.