Sono sempre stata restia a uscire l’8 marzo. Non perché io sia radical chic. Più che altro non sopporto tanto la confusione dei giorni in cui bisogna divertirsi assolutamente. Senza freni inibitori. Inoltre considero la donna un essere così meraviglioso che non può relegare il suo tempo libero a una giornata folle ed esagerata all’anno. Quest’anno però è accaduto qualcosa di diverso.
Due mie amiche, due chef, hanno deciso di organizzare una serata in onore delle donne coccolandole come se fosse nel calore delle mura domestiche. Giovanna Farina e Philly D’Uva mi hanno “incastrato”, invitandomi garbatamente, ripetutamente e affettuosamente a “Per le donne… dalle donne”. Hanno avuto campo facile perché mi hanno preso per la gola. E sanno bene che adoro resistere a tutto, ma non alle tentazioni. Senza farmi troppo pregare, convinta che gli inviti vadano sempre accettati perché sono un’attestazione di stima nei confronti di chi li riceve, sono stata da Giovanna e Philly.
Nel suggestivo ‘O Ca Bistrò, in Giovanni XXIII a Nocera Inferiore, gli appassionati degustatori sono stati testimoni privilegiati di una cena a quattro mani nata durante una chiacchierata al liceo scientifico “B. Mangino” di Pagani. Così Philly, chef a domicilio, e Giovanna, che con il marito Antonio Pepe coltiva amorevolmente questo luogo del cuore nella zona San Matteo nella città capofila dell’Agro, in meno di ventiquattro ore hanno redatto un menu delizioso.
Un 8 marzo in famiglia. Così può essere ribattezzata l’idea di queste due vulcaniche donne che non si fanno mancare niente. Madri, mogli, amiche e artiste, ieri, hanno ricevuto l’affetto di tutti coloro che le apprezzano e le seguono da anni attraverso i loro piatti.
Dall’entrée, la tigella con crema di lardo di maialino,
è stata un’escalation di sapori e di buon gusto che hanno accompagnato ogni singola pietanza.
Se l’atmosfera è stata così gradevole, il merito è anche di Lucia Primavera
e Anna Crupano che coccolano i clienti in sala preoccupandosi continuamente della loro soddisfazione.
Affascinante l’antipasto: crema di parmigiano con funghi porcini e petali di pane.
Incantevoli i ravioli di carciofi su vellutata di topinambur.
Ha conquistato occhi e palato anche il medaglione di pancia di maiale agli aromi con caviale di melanzana e ricciolo di purea di scalogno caramellato.
Degna conclusione il tris di dolci, artigianali nel vero senso della parola: zeppolina di San Giuseppe alla crema gialla, cheese-cake alla marmellata di mandarino cinese, fragola su mousse di cioccolato fondente.
Grazie a Giovanna Farina e Philly D’Uva è stato sdoganato un altro stereotipo. Un 8 marzo sereno, gradevole e familiare è possibile.
Foto Nicola Attianese
Lo staff di O’ Ca bistrò ti ringrazia per il bellissimo articolo e per le belle parole che hanno descritto la serata “Per le donne, dalle donne”. Giovanna, Lucia, Anna, Betty e Antonio.
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