Una mulignana nocerina da “Principe” indossa il “Panama”

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di Maria Pepe

Il glamour dichiarato patrimonio dell’umanità. Simbolo di stile ed eleganza. Non importa dove ci si trovi, a passeggiare per le assolate strade di una capitale, in spiaggia, sul lungo mare o sotto un portico a leggere un libro, qualunque cosa si faccia in una soleggiata giornata d’estate non la si può fare senza avere in testa… “un Panama”.

Cappello simbolo di scrittori, intellettuali e potenti del mondo, portato alla storia da Roosvelt ed Hemingway, il Panama, fatto interamente a mano, nella lontana terra dell’Ecuador, attraverso l’intreccio di paglia Toquilla, ricavata dalle foglie di una palma nana, gira per il mondo e si posa sulle teste di uomini e donne di buon gusto.

Paglia chiara, falda larga, tela nera che ne cinge il diametro, la classica versione, quella che ha fatto e fa storia, quella a cui da quest’estate si affianca una versione tutta nostrana, una versione “nocerina”. L’ispirazione nasce da un capolavoro della “Famiglia Principe 1968”, la “mulignana Nocerina”, un piatto che… dalla gola ti si… “mette in testa”!

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Una versione che stravolge i canoni basici del must have, cappello color melanzana, dall’intreccio di quest’ultima precedentemente scavata e cotto in forno, falda bianca, esattamente il colore della stracciata di fior di latte, il tutto ornato da una fascia di tela dal fondo chiaro screziato da fantasie astratte che vanno dal color nocciola al peperoncino. Una ricetta, un bozzetto, una ricercatezza che un buon intenditore non può e non deve farsi scappare.

Famiglia Principe 1968 presenta una nuova creazione dopo 700 giorni da “Pizza & Fritti”

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Lorenzo Principe è un uomo fantasioso. Una ne pensa e cento ne fa. E l’Agro Nocerino-Sarnese deve ringraziare la sua creatività e un giorno particolare: il 5 gennaio 2014. 700 giorni fa, più o meno, incominciava il percorso virtuoso “Pizza & Fritti”, l’ambiente pizzeria e friggitoria di “Famiglia Principe 1968”. Da allora, via Santacroce a Nocera Superiore è diventa una tappa fondamentale degli appassionati di pizza a lunga lievitazione condita con ingredienti di alta qualità. Una sfida vinta da Lorenzo e dalla sorella Antonella che, insieme al maestro pizzaiolo Antonio Faiella, sono i traghettatori di questo spazio che il sabato sera è quasi impossibile varcare. Gli estimatori arrivano da ogni dove per questa pizza soffice, ben lievitata e condita con maestria che emana un’armonia di sapori da far invidia a molti.

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Da sx: Antonio Faiella e Antonella Principe con Alfonso, il maitre

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E, siccome bisogna sempre onorare le ricorrenze per evitare di scadere nella scontatezza, il 17 marzo scorso Lorenzo ne ha preparata un’altra delle sue. In una serata degustazione in collaborazione con il birrificio “Il Chiostro” di Simone Della Porta, “Pizza & Fritti” ha presentato l’ultima nata: ‘A Mallone (Belgian Bruine).

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Pizza & Fritti, ‘A Mallone

La pizza con impasto al broccolo selvatico condita con crema di patate e spicchi di pomodoro San Marzano Dop ha riscosso ampio successo e sarà protagonista prossimamente di un evento ancora più ampio. Una vera e propria avventura dei sensi. Un plauso ad Antonio Faiella che, con serietà e dedizione al lavoro, riesce a impiattare sempre un prodotto eccezionale. Ancora una volta, “Famiglia Principe 1968” si conferma come baluardo dei prodotti tipici locali.

Ricerca, creatività, emozioni questi i compagni di viaggio di una serata impeccabile. Per l’ennesima volta, ci si è resi conto dell’immensa bravura di Antonella Principe, una “friggitrice” impeccabile, in grado di strappare il primato a veterani napoletani. E così si è partiti con l’Elogio allo Scarpariello (White),

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Pizza & Fritti, Elogio allo Scarpariello

bastoncini di pizza fritta immersi nel pregiato pomodoro, seguito dal Capriccio di Tonio (Antonio Faiella, ndr), con scarolelle e olive di Gaeta (Belgian Blonde).

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Pizza & Fritti, Capriccio di Tonio

Che dire poi della Napoli Maledetta,

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Pizza & Fritti, Napoli Maledetta

la pizza pomodoro, aglio, origano e alici (Belgian Bruine)! O ancora della “Cipollotto… e stà bene” (Once Upon a Time),

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Pizza & Fritti, Cipollotto… e sta bene

i cui fans sono costantemente in aumento.

Un discorso a parte merita il dolce servito direttamente da Antonio, la millefoglie di pizza alla nocciola e ricotta jersey

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Pizza & Fritti, Millefoglie di pizza alla nocciola e ricotta jersey

(Morus Nigra) da provare immediatamente, senza che passi altro tempo.

Che dire di più? Le sfide sono il sale della vita.

Foto Mariano Lauro

Una blusa della nonna per la pizza all’impasto di broccolo selvatico di Pizza & Fritti

imageUna blusa di candida organza, delicata, leggera, armonica nel movimento, le finte mezze maniche cadono sulle spalle come due leggeri volant, gli stessi che grazie all’invisibile ripresa in vita si ripetono sul basso ventre. Organza e ricami, quelli di puro cotone, dalla manualità artigianale che impeccabile riproduce un bouquet di fiori bianchi dai dettagli in verde e rosso. Un capo dal gusto fortemente retrò. Nel baule della nonna… dove eleganza, gusto e tradizione coesistono imperituri, senza conoscere né spazio né tempo, la “Famiglia Principe 1968”, in occasione dei settecento giorni della loro ultima nata “Pizza & Fritti”, ha trovato l’indumento giusto… la sua pizza con impasto di broccolo selvatico, farcia di crema di patate e spicchi di San Marzano.

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È il tocco di classe, connubio perfetto tra tradizione e innovazione, che ti rende elegante con semplicità. Ricerca, lavoro certosino, creano una “ricetta -bozzetto” passepartout da “indossare – mangiare” sempre, in una gran soiree come in una pizzata tra amici.

Foto Mariano Lauro

Pizza&Fritti dopo 700 giorni

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700 giorni. Questo il tempo trascorso dall’apertura di “Pizza&Fritti” di Famiglia Principe 1968 a Nocera Superiore. Cosa è cambiato? Si cercherà di rispondere all’interrogativo, stasera, alle 20.30, nel corso della degustazione a sorpresa.

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Pizza&Fritti, Il forno

Infatti, conoscendo la poliedricità di Lorenzo e Antonella Principe e la poliedricità del pizzaiolo Antonio Faiella, c’è da aspettarsene delle belle.

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Infatti, la locandina non dà indicazioni sul menu.

Quindi, si preannunciano sorprese.

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D’altronde non può essere che così per un posto dove la friggitoria

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Pizza&Fritti, Il fritto di strada

è una delle migliori della zona. La pizza fritta chiena

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Pizza&Fritti, Pizza fritta chiena

e quella vacant’ sono il sogno goloso di tutti.

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Pizza&Fritti, Pizza fritta vacant’

Apprezzate da tutti anche le pizze: dalla classica margherita

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Pizza&Fritti, Margherita

alle speciali realizzate però sempre nel nome del rispetto dei tempi e delle stagioni con ingredienti presidio slow food e a km 0.

Indescrivibile la sinfonia che sprigiona la cipollotta (cipollotto nocerino, pancetta paretana, cacioricotta, fior di latte dei Monti Lattari, olio extravergine di oliva volcei).

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Pizza&Fritti, La cipollotta

Non da meno quella con fagioli, fior di latte dei Lattari, maialino paretano.

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Pizza&Fritti, Pizza con fagioli, fior di latte dei Lattari, maialino paretano

Se avete voglia del dolce, in attesa della Pasqua c’è per voi la pastiera di grano.

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Pizza&Fritti, Pastiera di grano

 

“Ti friggo…” la simpatica minaccia di Famiglia Principe 1968

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Ti friggo… Sasicc’ e Friariell. Questo il piatto presentato da “Famiglia Principe 1968” al cooking show di “Vitigno & Terroir” condotto da Marco Contursi, fiduciario della condotta Slow Food dell’Agro Nocerino-Sarnese. Domenica 6 marzo, Lorenzo Principe, patron dell’osteria di via Santacroce a Nocera Superiore e lo chef Agostino Scarpa hanno elaborato un finger food molto gradito dal pubblico.

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Ti friggo…Sasicc’ e Friariell’

Ingredienti per 4 finger food

350 g di riso carnaroli

100 g di broccoli friarielli

200 g di salsiccione 

1 calice di vino bianco

40 g di caciocavallo podolico

120 g di semola rimacinata

2 uova

olio extravergine di oliva q.b.

Pulite i broccoli separando i singoli fiori e togliendo i filamenti duri. Lavateli e stufate in padella con un filo di olio. Regolate di sale e ultimate la cottura.

Togliete la pellicina al salsiccione e sbriciolatelo. Tostate il riso, sfumate con il vino bianco, aggiungete l’olio ed ultimate con l’aggiunta di broccoli e salsiccione. Salate e pepate.

Fate assorbire tutto il vino girando e facendo tostare il riso, proseguire la cottura aggiungendo qualche mestolo di olio fino ad assorbimento e alla quasi cottura del riso.

Unite qualche ciuffo di broccoletto e mescolate. Se lo aggiungete a fine cottura, il riso si manterrà bianco.

Mantecate il riso con il caciocavallo podolico.

Fatelo raffreddare, create delle piccole sfere, passatele nell’uovo montato ed ultimate poi nella semola.

Mettete dell’olio a temperatura e soffriggetele.

Asciugatele e servitele ben calde.

Foto Mariana Silvana Dedu

A “Vitigno & Terroir” sold out per i cooking show dei magnifici 4

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Poker d’assi per “Vitigno & Terroir”, la manifestazione organizzata dall’associazione “Amici di Villa Calvanese”, presieduta da Carmine Capuano, organizzata in collaborazione con l’Ais (Associazione Italiana Sommelier) di Salerno. Hanno riscosso grande successo i cooking show di domenica 6 marzo scorso. Sold out per entrambi gli appuntamenti svoltosi rispettivamente alle 19 e alle 20.30.

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Non ci si poteva aspettare altrimenti da una performance i cui protagonisti sono stati realmente il meglio di ciò che offre il panorama campano.

Un pubblico attento e competente quello che ha partecipato alla degustazione dei piatti abbinati ai vini scelti accuratamente dalla delegazione Ais, rappresentata da Nevio Toti.

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Il primo cooking show è stato condotto da Nunzia Gargano. Protagonisti: “La Pignata” di Bracigliano, rappresentata per l’occasione da Arianna, giovane studentessa dell’Ipseoa “R. Virtuoso” di Salerno e da Gerardo Figliolia, anima della struttura insieme alla moglie Mafalda Amabile, rimasta in osteria; e “La Galleria”, il locale di Gragnano dello chef patron Giulio Coppola, il cui nome ormai non ha bisogno più di presentazione.

Involtino di verza imbottito con patata su fonduta di provola, accompagnata dall’imbarcata di farina integrale dello storico “Biscottificio Calabrese” di Bracigliano:

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La Pignata, Involtino di verza imbottito con patata su fonduta di provola accompagnato da imbarcata integrale del “Biscottificio Calabrese” di Bracigliano

questa la pietanza “made in Pignata”, a cui è toccato avviare il momento gustoso.

Un piatto tradizionale, ma interpretato in modo nuovo, invece, quello preparato da Giulio Coppola: il “baccalà arrecanato” secondo la Coppola Philosophy.

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La Galleria, Baccalà arrecanato

È inutile specificare che il pubblico è stato unanime nell’apprezzare la maestria e il gusto che contraddistinguevano i due piatti.

Delicatezza, bontà, armonia dei sapori, riconoscibilità di ogni singolo ingrediente: queste le caratteristiche delle creazioni.

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L’alto gradimento è stato il compagno di viaggio anche del secondo cooking show condotto da Marco Contursi, fiduciario della condotta Slow Food dell’Agro Nocerino-Sarnese.

“Famiglia Principe 1968” con il patron Lorenzo e lo chef Agostino Scarpa sono i stati protagonisti insieme a Philly D’Uva, la chef a domicilio “esportata” negli States.

E anche qui, se si dà uno sguardo alla storia personale e professionale di ognuno, non si potevano avere brutte sorprese. Ancora una volta, i fortunati che sono riusciti a prenotare il proprio posto per saggiare e assaggiare le qualità culinarie degli “animatori” dello spettacolo enogastronomico non hanno potuto fare a meno di esprimere la propria soddisfazione.

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Lorenzo Principe

Stupisce tutti “ti friggo… sasicc’ e friariell’”

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Famiglia Principe 1968, “ti friggo…”

con Lorenzo e Agostino, veri e propri mattatori. La polpetta con broccoli e salsiccia, per intenderci, fritta come comanda il buon senso e l’alta qualità è stata non apprezzata, ma molto molto di più.

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Intrigano il pubblico gli spaghetti sciuè sciuè di Philly D’Uva, nati per caso, come spesso accade, in un giorno in cui il frigo piangeva per la mancata consegna di prodotti da parte dei fornitori poiché c’erano solo rucola, basilico e parmigiano.

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Philly D’Uva, Spaghetti sciuè sciuè

In casa c’erano pomodoro San Marzano, noci, pane raffermo, aglio e olio. Così è nato questo pesto alternativo che alla degustazione si rivelò molto buono. Quale occasione migliore per presentarlo se non un cooking show?

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La soddisfazione degli assaggiatori arriva anche per gli spaghetti. D’altronde quando c’è cuore nelle cose che si fa, il risultato è già stato raggiunto.

Foto Mariana Silvana Dedu

Famiglia Principe 1968: “Pizza & Fritti” 700 giorni dopo

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Pizza & Fritti 700 giorni dopo. Tanto è trascorso dall’apertura dell’ambiente friggitoria e pizzeria di “Famiglia Principe 1968” in via Santacroce a Nocera Superiore. Era il 5 gennaio 2014 quando Lorenzo Principe, con la sorella Antonella, mamma Rosanna e papà Vincenzo, decise di avviare il progetto pizza.

Lunga lievitazione: questo il primo impegno per la realizzazione di un impasto soffice, leggero e ben lievitato reso ancora più importante dall’utilizzo di prodotti nobili, di prima qualità per intenderci, che racchiudono in un morso lo spirito di un intero territorio (l’Agro Nocerino-Sarnese, il Cilento, il Vesuvio e l’intera Campania).

Per parlare ancora una volta di ricerca, creatività, emozioni, rispetto dei tempi e della stagioni, “Famiglia Principe 1968” ha organizzato una rimpatriata. Appuntamento a giovedì prossimo, 17 marzo, dalle 20.30 con i fritti di Antonella e le pizze di Antonio Faiella.

Ticket di partecipazione: 15,00 € (solo degustazione); 22,00 (degustazione+birra)

Per info

Pizza & Fritti – via Santacroce 13 – Nocera Superiore

tel. 08119514979

info@famigliaprincipe.it

C’era una volta ‘A ‘nzalata ‘e pummarola “cafona”

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In attesa della riapertura di martedì prossimo, dopo le ferie autunnali, ecco a voi il “Finger Agro” realizzato da “Famiglia Principe 1968” (mamma Rosanna, papà Vincenzo, Lorenzo e Antonella) per la seconda edizione di “Ritratti di Territorio” il 23 settembre scorso.

Agostino Scarpa

Agostino Scarpa

Briciole di tarallo con melanzane e San Marzano della Carrara d’Amora

in ricordo della ‘nzalat’ e pummarol’ “cafona”

Finger Agro realizzato per “Ritratti di Territorio” dalla “famiglia Principe 1968”

Ingredienti per 4 finger

100 g di tarallo macinato

100 g di salsiccione scottato e sbriciolato

150 g di melanzane

200 g di pomodoro San Marzano Dop

50 g di provola affumicata

50 g di olio extravergine di oliva.

Munitevi di 4 finger, tagliate le melanzane a tocchetti e friggetele in abbondante olio. In un pentolino scottate il pomodoro e cuocete per cinque minuti a fuoco lento. Una volta pronto, emulsionate con un frullatore a immersione e aggiungete olio extravergine di oliva.

Per l’allestimento, iniziate con il tarallo macinato, poi il pomodoro San Marzano, a seguire le melanzane, il salsiccione ed infine la provola.

Foto di Mariana Silvana Dedu