Famiglia Principe 1968: “Pizza & Fritti” 700 giorni dopo

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Pizza & Fritti 700 giorni dopo. Tanto è trascorso dall’apertura dell’ambiente friggitoria e pizzeria di “Famiglia Principe 1968” in via Santacroce a Nocera Superiore. Era il 5 gennaio 2014 quando Lorenzo Principe, con la sorella Antonella, mamma Rosanna e papà Vincenzo, decise di avviare il progetto pizza.

Lunga lievitazione: questo il primo impegno per la realizzazione di un impasto soffice, leggero e ben lievitato reso ancora più importante dall’utilizzo di prodotti nobili, di prima qualità per intenderci, che racchiudono in un morso lo spirito di un intero territorio (l’Agro Nocerino-Sarnese, il Cilento, il Vesuvio e l’intera Campania).

Per parlare ancora una volta di ricerca, creatività, emozioni, rispetto dei tempi e della stagioni, “Famiglia Principe 1968” ha organizzato una rimpatriata. Appuntamento a giovedì prossimo, 17 marzo, dalle 20.30 con i fritti di Antonella e le pizze di Antonio Faiella.

Ticket di partecipazione: 15,00 € (solo degustazione); 22,00 (degustazione+birra)

Per info

Pizza & Fritti – via Santacroce 13 – Nocera Superiore

tel. 08119514979

info@famigliaprincipe.it

Pagani: a “tarallucci e vino” debutta “il Trifoglio” di Pimonte

staffio“Scenari pagani” rispetta la consolidata tradizione di portare in scena, nel corso della rassegna, una delle più interessanti compagnie di giovani in Italia. Stavolta, lo fa scegliendo le “Fibre Parallele”, che presentano “La beatitudine” giovedì 10 marzo 2016 alle ore 21 presso il Teatro del Centro Sociale di Pagani (SA).
Animata da Licia Lanera e Riccardo Spagnulo, già vincitrice del Premio Scenario e di diversi riconoscimenti in Italia ed oltralpe, la compagnia ha raggiunto una maturità drammaturgica inusuale per una formazione under 35, che tramuta il palcoscenico in spazio sociale, politico, in cui problematizzare, senza filtri, i tempi che stiamo vivendo. A loro va il premio Scenari pagani 2016. La motivazione è spiegata dal direttore artistico Nicolantonio Napoli: “Per il gran lavoro di ricerca e innovazione teatrale svolto negli ultimi anni , abbiamo scelto di assegnare il Premio Scenari pagani alla compagnia Fibre Parallele quale migliore realtà teatrale under 35”
In “La beatitudine” protagonisti portano i nomi degli stessi attori, divisi in due coppie borghesi antitetiche: da una parte Licia (Licia Lanera, vincitrice dell Premio Ubu, quale miglior giovane attrice italiana e del premio Eleonora Duse) e Riccardo (Riccardo Spagnulo), due trentenni con una relazione che non riesce a superare la perdita di un figlio che viene sostituito da un bambolotto di plastica, dall’altra parte un loro coetaneo (Danilo Giuva), costretto sulla sedia a rotelle, schiavo dell’amore di una madre ultrasettantenne (Lucia Zotti). Sono i termini di un’equazione sbagliata, di una realtà fittizia autocostruita, anime alla ricerca di una felicità impossibile, di un momento di effimera beatitudine da raggiungere attraverso il sesso. In mezzo alle due coppie la figura misteriosa del mago Cosma Damiano (Mino Decataldo). Il sarcasmo scoppiettante e corrosivo che aveva contraddistinto le precedenti creazioni del gruppo pugliese si fa qui più maturo e consapevole, stemperandosi in uno spettacolo corale imbevuto di melanconia, specchio di una condizione umana sofferente e disillusa.
La serata sarà come di consueto introdotta dall’AperiSpettacolo “Tarallucci e Vino” organizzato in collaborazione con “Ritratti di Territorio” guidato dalla giornalista Nunzia Gargano. Così come Casa Babylon continua a presidiare, da oltre 20 anni, il suo territorio per la promozione della cultura, così Ritratti di Territorio vuole presidiare le eccellenze enogastronomiche, facendole incontrare al pubblico. Il 10 l’incontro è con lo Chef Aniello Somma del ristorante “Il Trifoglio” di Pimonte dei fratelli Antonio, Lucia e Maria Romano, che propone un viaggio nei sapori tradizionali, ristudiati per l’occasione, con la polpetta pippiata ai tre pomodori, l’espresso di zuppa di fagioli borlotti, cotenna e minestra scura. Continuano ad accompagnare “Scenari pagani” i vini dell’azienda Santacosta di Torrecuso (BN) abbinati ai tarallucci del centenario panificio Malafronte di Gragnano (NA); e l’innovativo “panettiello”, il casatiello lievitato del rinomato panificio Cascone di Lettere (NA).
segreteria e botteghino Casa Babylon telefono/Fax 081 5152931
lunedì – giovedì – venerdì – sabato, ore 16.00/20.00

Ecco a voi il “panettiello”, il casatiello di Filippo Cascone

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Filippo Cascone è un giovane mastro fornaio, titolare dell’omonimo panificio di Lettere. Non ha ancora trent’anni, ma adora ricercare e lanciare nuove sfide a se stesso. Per l’avvicinarsi della Pasqua, ha sperimentato il classico casatiello, o meglio la sua interpretazione di questa pietanza tipica. Così l’ha ribattezzato panettiello. Il Panificio Cascone è l’ennesimo compagno di viaggio di “tarallucci e vino”, l’AperiSpettacolo della diciannovesima edizione di “Scenari pagani”, la manifestazione di cui è direttore artistico Nicolantonio Napoli.

Di seguito: la ricetta.

12751865_236638896673885_1504976258_oPanettiello

Ingredienti

1 kg di farina “00”

100 g di acqua

500 g di uova intere

300 g di sugna

50 g di sale

10 g di pepe nero

350 g di salumi misti

50 g di formaggio pecorino romano grattugiato

30 g di lievito di birra

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Unite farina, sale, uova e lievito nell’impastatrice a velocità media per circa 5 minuti e finché l’impasto non divento omogeneo.

Aggiungete l’acqua un po’ alla volta e aspettate che l’impasto diventi liscio, asciutto ed omogeneo. Dopo l’assorbimento, attendete altri 5 minuti per dare alla pasta la giusta elasticità.

Quindi aggiungete la sugna, un po’ alla volta, finché non si incorpora al tutto.

Unite il pepe, i cubetti di salumi e infine il formaggio e continuate a impastare.

Adagiate il composto in un recipiente per circa 30 minuti, coperto da una pellicola per alimenti.

A questo punto, rovesciatelo sul tavolo, create una leggera tornitura ( a palla) e fate rilassare per circa 15 minuti; avviate la seconda tornitura e riponete nello stampo pirottino.

Ora prendete il recipiente e riempitelo per tre quarti di acqua, portare a ebollizione e riponetelo sotto il contenitore in pvc insieme al panettiello per far sì che diventi una stufa umida e favorire la lievitazione che deve durare 3 ore. Riscaldate di nuovo l’acqua a distanza di un’ora e riponete di nuovo sotto la stufa fai da te.

Quando l’impasto raggiunge il bordo, infornato in forno preriscaldato a 175 gradi per 50 minuti. Sfornate e fate raffreddare su un panno di cotone e consumate il giorno dopo.

Gragnano: la ricetta dei taralli con le mandorle del Panificio Malafronte

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Per la seconda edizione di “tarallucci e vino”, l’AperiSpettacolo della diciannovesima edizione di “Scenari pagani”, la rassegna di cui è direttore artistico Nicolantonio Napoli, il cammino si è arricchito di nuovi amici. Oltre alla vino dell’azienda vinicola Santacosta di Torrecuso (Bn), si sono aggiunti i tarlassi dello storico Panificio Malafronte di Gragnano.

Di seguito, la golosissima ricetta.

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Taralli con le mandorle

Ingredienti

1 kg di farina

450 g di sgu

10 g di pepe


30 g di sale


350 g di acqua

20 g di lievito

350 g di mandorle


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Sciogliete il lievito con un dito d’acqua tiepida e aggiungete 100 g di farina, impastate, formate un piccolo panetto, incidetelo a croce sulla superficie e mettetelo a lievitare in una ciotola.

Quando avrà raddoppiato il volume, aggiungete il sale, il pepe, la sugna (così com’è, senza scioglierla), il resto della farina e tanta acqua tiepida, quanto basta per ottenere un bel panetto da lavorare su un piano di lavoro.

Lavoratelo almeno per 10 minuti e poi staccate tanti pezzetti per formare dei bastoncini grossi come una matita e lunghi circa 15 cm.

Unite i bastoncini, attorcigliateli su se stessi e uniteli a ciambella. Decorateli con le mandorle e metteteli a lievitare, quando avranno raddoppiato il volume infornateli a 180° fino a cottura completata, cioè quando saranno belli dorati.

Tarallucci e vino: partenza pirotecnica

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Sold out per la prima della diciannovesima edizione di “Scenari pagani”, la rassegna di “Casa Babylon Teatro” di cui è direttore artistico Nicolantonio Napoli. Una straordinaria Nunzia Schiano in “Fémmene” con testi di Myriam Lattanzio di cui si è ascoltata la splendida voce e di “Nostra Signora dei friarielli” di Anna Mazza con Francesco Ponzo alla chitarra e Roberto Giangrande al contrabbasso con la regia di Niko Mucci.

Alto gradimento anche per “Tarallucci e vino”, l’AperiSpettacolo a cura di Ritratti di territorio, giunto alla seconda edizione. L’azienda vinicola Santacosta di Torrecuso (Bn) dei fratelli Pagano anche quest’anno non ha fatto mancare il suo appoggio, come sempre quando c’è da dare appoggio alle iniziative nobili.

I Monti Lattari sono stati i protagonisti assoluti della serata. A partire dai tarallucci del Panificio Malafronte di Gragnano.

Da Lettere, invece, il ristorante “Nonna Giulia” di Alfonsina Longobardi con lo chef Gennaro, suo fratello, e Lucia Cuomo, Catello Romano Ciro Vicinanza, gli stagisti dell’Ipseoa “R. Viviani” della sede coordinata di Agerola, hanno collaborato con passione alla riuscita della serata mettendosi in gioco in prima persona. Tanti complimenti sono arrivati alla loro pastiera di maccheroni. E l’energica Alfonsina non ha esitato a mescere il vino agli spettatori.

Sempre da Lettere ha allietato il palato il panettiello, ovvero il casatiello secondo Filippo Cascone dell’omonimo panificio.

Se chi ben comincia è a metà dell’opera, si preannuncia una diciannovesima edizione di “Scenari pagani” realmente pirotecnica.

Foto Barbara Ruggiero

Ricette e bozzetti: la foglia di cappero di “Nonna Giulia” è uno chandelier

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Gioielli preziosi, unici, rari, raffinati, ricercati, uno chandelier dalla forma arabeggiante, un rombo dai vertici arrotondati con un cuore di filigrana di rame verde e al naturale che, coordinato con un orecchino fisso che riproduce la stessa intricata tela di “ragno” resa splendente dal peridoto, una pietra fine, centrale, compongono la declinazione glamour di una “gemma grezza” di gusto. La foglia di cappero, valorizzata e catapultata sotto le luci della ribalta da “Nonna Giulia” e la sua folle timoniera Alfonsina Longobardi.

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La pietra fine, cardine dell’orecchino fermo, richiama al frutto del cappero, i grovigli di rame, a dovere intrecciati a caso, fanno riferimento alla pianta, alla terra, e all’elemento “grezzo” che preponderante impera nell’altro corpo della coppia, quello pendente, lo chandelier , “mise elegante” della foglia con in punta a chiusura la stessa pietra e che trova nei filati di rame sciolti le fettuccine grezze con le quali Gennaro Longobardi, chef dal tratto bonario e rassicurante, la cui sola vista ti rasserena e ti preannuncia piatti golosi, abbina le foglie “d’oro” in una mai banale puttanesca, sapori semplici, racconti di un territorio che fu e che con un tocco di rivoluzione può e deve ancora essere.

Lettere: Marco Del Sorbo fa tappa da Nonna Giulia

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“Tappe di gusto” a 4 mani. Continua l’iniziativa lanciata dal ristorante “Nonna Giulia” di Lettere. Sabato 6 febbraio, a partire dalle ore 20, sarà possibile partecipare alla cena degustazione organizzata in onore dello chef Marco Del Sorbo, che farà tappa nel locale di Alfonsina Longobardi preparando le pietanze in collaborazione con lo chef residente, Gennaro, fratello dell’infaticabile donna dagli occhi chiari.

Serata pirotecnica quella che si preannuncia per il prossimo settimana. Non capita spesso di assistere alla collaborazione tra due cuochi innamorati allo stesso modo del territorio dei Monti Lattari.

Lo stesso amore è quello che si ritrova nel menu declinato in onore dei sapori del posto senza perdere mai di vista la tradizione.

Muscolo di vitello cotto a bassa temperatura e paté dello stesso in sfera di balsamico con mostarda di rapa rossa; mezzi paccheri con salsiccia e friarielli, raviolo ripieno di porcini e patate; la gallina del mio orto, la pizza di gallette: queste le pietanze che contribuiranno al tripudio delle papille gustaive innaffiate dal piedirosso frizzante di Cantine Iovine.

Costo degustazione: 30 € (vini inclusi)

Info line: 0818022101 – 3333455623

Vincenzo Vaccaro: la stella di “Cucina 82” a Gragnano

Vincenzo al lavoro

Vincenzo Vaccaro al lavoro

Chi mi conosce sa l’amore che nutro per il mio territorio, l’Agro Nocerino-Sarnese. Nell’ultimo anno però ho scoperto tante realtà interessanti e vivaci, anche in altre zone della regione. Mi riferisco ai nuovi amici già diventati come i vecchi: artigiani, produttori, ristoratori, chef dell’Agro Vesuviano e dei Monti Lattari.

E così durante “Cenando sotto un cielo diverso” del 28 giugno scorso, nel suggestivo castello di Lettere, grazie alla poliedricità di Alfonsina Longobardi, mi sono imbattuta in un giovane chef. Ricordo di averlo subito notato per la riservatezza e la dedizione al lavoro. In quell’occasione, ho assaggiato la rivisitazione dello gnocco fritto di Vincenzo Vaccaro, chef patron di “Cucina 82” a Gragnano presso la “Galleria Garofalo”. Pochi minuti allora, mi sono bastati per capire chi mi trovavo di fronte.

In quel periodo, ero stata conquistata dall’arte culinaria di Giulio Coppola (mio grande amico) che, guarda caso, con la sua “Galleria” era partito proprio da dove oggi c’è “Cucina 82”.

Mi riproposi, trascorse le vacanze estive, di scoprirne di più.

Il caso ci ha rimesso le zampine. A settembre, dopo aver ripreso servizio come docente presso l’Istituto alberghiero “Viviani” di Agerola, una mattina mentre chiacchieravo del più e del meno con Giovanni Cuomo, avvenne la sensazionale scoperta.

Vincenzo Vaccaro è uno degli alunni migliori che l’istituto ha avuto in questi anni e proprio Giovanni era stato il suo docente di enogastronomia.

Ancora una volta, mi convinsi di aver visto giusto e di impegnarmi affinché il suo estro venisse allo scoperto.

Ho rivarcato la soglia del suo locale sabato scorso, per partecipare al percorso enogastronomico d’eccellenza battezzato “Crudo & Bollicine”, un tris di pesce declinato con altrettanti vini dell’azienda Bortolotti Valdobbiadene.

Al di là della bravura di Vincenzo, destinato a diventare – da qui a poco – un nome altisonante è sempre un piacere trascorrere qualche ora a “Cucina 82”, a partire dall’accoglienza.

Apri la porta e c’è subito Giuliano, il fratellino, che ha subito un sorriso rassicurante e ti fa accomodare. Mi stupisco quando scopro che è ancora un ragazzino e ciò ai miei occhi lo rende ancora di più un virtuoso addetto alla sala, sebbene sia ancora studente dell’Istituto Galilei di Gragnano.

Parte la degustazione. Sfilano per primi i grissini all’olio extravergine di oliva e i taralli alle mandorle,

Taralli alle mandorle e grissini all'olio extravergine di oliva

Taralli alle mandorle e grissini all’olio extravergine di oliva

seguiti subito dopo dall’ostrica “speciale” preparata con cavolfiore e un’aria di zenzero e limone

Ostrica "speciale"

Ostrica “speciale” preparata con cavolfiore e un’aria di zenzero e limone

accompagnata dal prosecco Valdobbiadene brut docg “Montagnole”.

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Il gusto si acuisce ancora di più con la tartare di ricciola con centrifuga di erbe amare e ortaggi all’aceto,

Tartare di ricciola

Tartare di ricciola con centrifuga di erbe amare e ortaggi all’aceto

innaffiata da Chardonnay brut 2008,

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preceduti dal babà rustico e del panino alla farina bianca.

Babà rustico e panino alla farina bianca

Babà rustico e panino alla farina bianca

La serata si amplifica in gradevolezza quando si avvicina Valentina Chiaramonte, la fidanzata di Vincenzo, un’avvocatessa che, per amore e per passione, ha sposato la causa della ristorazione. Scambiare qualche parola con lei è davvero un piacere. Intelligente, solare, riflessiva conferma la mia teoria: dietro un bravo chef, c’è sempre una donna paziente.

Armonico e ben amalgamato il risotto cornacchia mantecato alla scarola e provola con crudo di gamberi rossi

Risotto mantecato

Risotto cornacchia mantecato alla scarola e provola con crudo di gamberi rossi

abbinato al Lagrein rosato di Valdobbiadene.

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Non si possono evitare di citare le focaccine al miele con cipolla e pomodorini.

Focaccine al miele

Focaccine al miele con cipolla e pomodorini

Non me lo aspettavo, ma Vincenzo mi fa anche un tiro mancino. Questo bravo ragazzo, preoccupato per il mio apporto calorico, aggiunge una pietanza a sorpresa e così sono “costretta” a mangiare lo spaghettone con taratufi di Manfredonia, broccoli e limone salato.

Spaghettoni con tartufi di Manfredonia

Spaghettoni con tartufi di Manfredonia, broccoli e limone salato

Il palato festeggia. Chiedo di saltare il secondo, ma mi lascio corrompere per il croccante dolce.

Croccante

Croccante

Adoro queste esperienze perché confermano che i sapori dei piatti sono esclusivamente legati alla passione di chi li prepara.

E Vincenzo, da questo punto di vista, è un passionale puro.

Per info

Cucina 82 Piazza G. Marconi, 9 (ex Piazza S. Leone)

presso Galleria Garofalo – Gragnano (Na)

Tel. 0818013242 – Mob. 3314711728

Lettere, il 22 gennaio lo chef Longobardi interpreta “Le ricette (S)low Cost”

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Tappe di gusto: Nonna Giulia interpreta i Monti Lattari.

Questa l’ultima intuizione della pirotecnica Alfonsina Longobardi. L’appuntamento è per venerdì 22 gennaio, alle 20. Dopo il successo ottenuto con l’Allegria dell’Epifania in cui il cibo si è unito alla solidarietà, la patron del ristorante di via Creta a Lettere, ritorna alla carica.

E lo fa, a modo suo, alla grande.

In un periodo in cui diventa sempre più difficile mangiare bene per la presenza di tanti chef e ristoratori improvvisati, non si può rimanere indifferenti. E così, per appagare la passione di mangiare bene senza scontentare il portafoglio, sono nate “Le ricette (S)low Cost”, il nuovo menu di “Nonna Giulia”.

Alfonsina Longobardi spiega il nuovo progetto con la sua parlata travolgente: “È arrivato il momento di dare un segnale di svolta per scuotere ulteriormente il settore e il territorio. Attualmente, i locali maggiormente in affanno sono quelli medio-alti che offrono pietanze di alta qualità. Quale rimedio migliore se non ritornare alla tradizione!

Così da venerdì 22 gennaio presenteremo il nuovo menu composto da pietanze, frutto della sapienza contadina e della cucina slow in un’ottica di low cost, cioè a prezzo contenuto senza compromettere la qualità”.

Appuntamento da non perdere per saggiare e assaggiare le preparazioni di Gennaro Longobardi che quando declina il territorio non ha rivali.

Ingresso gratuito su invito

Per info

Tel. 0818022101 – 3333455623

media partner: http://www.ritrattiditerritorio.wordpress.com

e-mail: ritrattiditerritorio@gmail.com; pressritrattiditerritorio@gmail.com

Sant’Antonio Abate: il 15 gennaio taglio del nastro per l’evento più atteso dell’anno

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Presentata ufficialmente, ieri, presso il ristorante “Maristella” la “XX Fiera Città di Sant’Antonio Abate e XXVII Sagra della Porchetta”.

Grande fermento per un evento che quest’anno si presenta rinnovato grazie all’impegno di un gruppo di giovani che tiene molto a cuore le sorti del proprio paese.

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E così, nella struttura di via Lettere, la stessa zona in cui per dieci giorni si svolgerà il tradizionale (15-24 gennaio 2016), c’erano Alessandro Irollo, direttore artistico della rivista CamCampania, mediapartner della manifestazione; Ermanno Corsi, giornalista e scrittore che non ha bisogno di presentazione; Palma Abagnale, presidente dellassociazione culturale-turistica CamCampania; il sindaco Antonio Varone; Pasqualino D’Aniello, membro della start-up “be Bang s.r.l.s.”, ente organizzatore della fiera; Mariassunta La Mura, assessore alla cultura e alla fiera del Comune di S.Antonio Abate.

Tradizioni enogastronomiche, identità, cultura, territorio, spettacolo: questi gli argomenti affrontati dai relatori che hanno evidenziato il nuovo corso di una kermesse ormai storica per i Monti Lattari.

Inoltre, un momento fondamentale è stato quello dedicato alla presentazione del libro di Ermanno Corsi, “Sindaco in fuga”, che ha conquistato l’uditorio.

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Infine, a tutti è stato dato appuntamento a venerdì 15 gennaio, giorno dell’inaugurazione. Padrinio d’eccezione: don Antonio Polese.

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INFO

XX FIERA CITTÀ DI SANT’ANTONIO ABATE E XXXVII SAGRA DELLA PORCHETTA

Via Lettere, 80057 Sant’Antonio Abate (NA)

Gli orari

Dal lunedì al sabato dalle 16:00 alle 22:00; domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 22:00.

Ingresso gratuito

E-mail: info@fierabatese.it  Web: www.fierabatese.it  Tel: 333 90 43 960

Fb: Fiera Sant’Antonio Abate e Sagra della porchetta

https://www.facebook.com/Fiera-SantAntonio-Abate-e-Sagra-della-porchetta-1576650272552529/?fref=ts

Media Partner: CamCampania – www.camcampania.it

Ufficio Stampa

Dott.ssa Palma Emanuela Abagnale

E-mail: redazione.camcampania@gmail.com